Conte (M5s): "Se Salvini e Santanché restano al loro posto, Giorgia Meloni scredita l'Italia"
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Conte (M5s): "Se Salvini e Santanché restano al loro posto, Giorgia Meloni scredita l'Italia"

Giuseppe Conte (M5s): “Meloni scredita l'Italia se ministri con accuse così gravi restano al loro posto".

Conte (M5s): "Se Salvini e Santanché restano al loro posto, Giorgia Meloni scredita l'Italia"
Il leader M5s Giuseppe Conte
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3 Aprile 2024 - 13.00


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Giuseppe Conte era al presidio dei giornalisti Agi a Roma, un’occasione per parlare del prossimo voto di sfiducia del Parlamento su Matteo Salvini e Daniela Santanché. “Meloni scredita l’Italia se ministri con accuse così gravi restano al loro posto. Stai dando un segnale non solo all’Italia ma anche all’Europa della considerazione che hai delle istituzioni. E’ l’amichettismo che prevale su tutto”.

Il leader del M5s ha poi parlato della trattativa tra l’imprenditore Angelucci e l’Eni. ”Ma noi siamo un Paese del G7? Ma noi siamo una democrazia? In democrazia non dovrebbero succedere cose del genere: che una partecipata di Stato, controllata dallo Stato, offre a trattativa privata a un parlamentare, in questo caso di maggioranza, un’agenzia, la seconda agenzia di stampa del Paese. Questa è una vergogna che cercheremo di contrastare in tutti i modi”.  

“Vi confesso che io personalmente quando ho sentito la notizia, la denunciai per primo tempo fa, stentavo a crederci. Io credo che tutti i soggetti di questa vicenda debbano assumersi la responsabilità di dichiarare pubblicamente a che stato sono queste trattative, assolutamente bloccare qualsiasi attività che è stata fatta”.

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“Se l’Eni ha interesse a mettere sul mercato questa agenzia lo faccia in modo trasparente, con una procedura di gara: ovviamente – ha sottolineato ancora il leader del M5S – ci sono tanti accorgimenti per gestire anche in riservatezza questa vicenda, ma nell’interesse comune e ovviamente generale. Non lo faccia certo a favore di un singolo parlamentare che già sta costruendo un monopolio nel campo dell’informazione, quindi c’è un problema di pluralismo, un problema molto serio per la nostra democrazia”. 

“Un parlamentare che controlla già tre testate giornalistiche a stampa importanti, si chiama Angelucci, e ha Libero, il Giornale e il Tempo. Noi crediamo che questa concentrazione sia assolutamente contraria all’interesse pubblico e non possiamo permettere – ha concluso Conte – che una partecipata di Stato si rassegni a favorire questa concentrazione monopolistica”.

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