Fabrizio Barca, co-coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità, intervistato dalla Stampa ha commentato l’operato della destra e del governo Meloni, che sta riportando la considerazione internazionale dell’Italia a livelli infimi.
«Giorgia Meloni ha riportato la politica al vertice dell’esecutivo e lo fa con abilità tattica. Ma non vedo uno straccio di strategia, l’Italia che emerge da quest’esecutivo è un’Italietta, con una frammentazione corporativa dei fondi, priva di visione per il futuro. Conduce il Paese a essere meschinello».
«L’alternativa al riformismo radicale è l’autoritarismo: la via di mezzo alla Von der Leyen non funziona. Quando la democrazia non riesce a rispondere alle paure della gente, la tentazione è di mettere tutto nelle mani di qualcuno. Un nuovo cesarismo».
Sul fronte italiano, Barca è favorevole al campo largo nel centrosinistra: «Non c’è alternativa. Anche in una rete come il Forum non sempre siamo d’accordo su tutto, il libro è per noi un punto di caduta. Come dice Amartya Sen, bisogna trovare l’intersezione. E aggiunge che per riuscire a trovarla bisogna essere un po’ miopi. Di fronte alla minaccia dell’autoritarismo, è un dovere».
In Europa «al meglio, l’unica maggioranza possibile sarà la stessa che ha governato negli ultimi anni: insufficiente, dunque. Ma con una novità che intravedo: la possibilità di una nuvola di parlamentari di vari partiti in sintonia con i fermenti sociali e che possano fare alleanze di scopo su singoli temi».
Argomenti: governo meloni