Nichi Vendola, ex governatore della Regione Puglia, in un’intervista a Qn è intervenuto sulla rottura tra Pd e M5s a Bari e sulle ultime notizie uscite a proposito della compravendita di voti nel comune di Triggiano.
“Occorre una bonifica seria, una riflessione strutturale della pervasività del malaffare nei territori della politica, di tutta la politica. Collocare la questione morale di Enrico Berlinguer tra gli oggetti di antiquariato è stata una colpa imperdonabile”.
“Non basta una semplice addizione di sigle e di simboli a fare una alleanza, non basta un cartello elettorale. Occorre costruire insieme il cantiere del programma, mettendo a valore le storie, le esperienze, le lotte, le diverse culture che, ciascuna a modo suo, parlano di giustizia sociale e giustizia ambientale, di diritti e libertà, di pace e disarmo. A Bari ma non solo, bisogna ripartire da due parole: verità e unità”.
“La verità ci dice che un ventennio magnifico di crescita e innovazione che abbiamo chiamato `primavera pugliese´ è stato macchiato e ammaccato da quelle pratiche di trasformismo che spesso aprono le porte all’intrusione mafiosa. L’unità ce la chiede non solo il nostro popolo, ma anche tanti cittadini che in questi anni hanno ritrovato l’orgoglio di dirsi baresi e pugliesi. Queste due parole sono la soluzione del problema che abbiamo a Bari”.