Basilicata, Renzi esulta con la destra: "Si vince al centro, chi sceglie di stare con il M5s perde"
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Basilicata, Renzi esulta con la destra: "Si vince al centro, chi sceglie di stare con il M5s perde"

Renzi: "Schlein ha proposto di mettere il nome per accreditarsi come leader. Per poi battere la ritirata quando mezzo Pd le si è rivoltato contro. Tirarsi indietro così è un segnale di debolezza"

Basilicata, Renzi esulta con la destra: "Si vince al centro, chi sceglie di stare con il M5s perde"
Matteo Renzi
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23 Aprile 2024 - 09.07


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Matteo Renzi, leader di Italia Viva, con un post su Facebook ha celebrato la vittoria… della destra in Basilicata. «In Basilicata si vince al centro. Vito Bardi ha scelto noi e ha vinto. Il Pd ha scelto il Movimento Cinque Stelle e ha perso. Tutto il resto è noia. Grazie a Mario, Luca e tutti i ragazzi della nostra lista (7 per cento). E ora avanti con gli Stati Uniti d’Europa».  

In un’intervista a Libero, Renzi ha poi parlato delle prossime elezioni Europee.

«Schlein ha proposto di mettere il nome per accreditarsi come leader. Per poi battere la ritirata quando mezzo Pd le si è rivoltato contro. Tirarsi indietro così è un segnale di debolezza: sia come leader, all’esterno, sia come segretaria, all’interno. Quanto alle accuse di leaderismo, fu la stessa Elly a farmene: io però, a differenza sua, dissi no da subito alla proposta di mettere il nome Renzi e portai il Pd al 41%. E grazie al mio risultato lei divenne parlamentare europeo. Dopo quello che è successo in queste ore non chiedo che mi dicano grazie, basta che smettano di attaccarmi». 

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Sulla candidatura di Elly Schlein alle Europee. «Prodi esagera. Ma chi si candida, dovrebbe andare a Bruxelles. Candidarsi per poi dimettersi significa prendere in giro gli elettori: al Parlamento europeo devono correre persone determinate a lavorare a Strasburgo, non figurine. Trovo surreale e irresponsabile che in un momento di guerre e crisi, il ministro degli esteri Antonio Tajani si concentri sulla campagna elettorale».

È vero che lei e Schlein vi sentite? «No, non ci sentiamo: se Elly però ha bisogno di qualche consiglio su come rimettere a posto Conte, sono disponibile. Quanto alle alleanze, Italia Viva è al centro: questo Pd schiacciato sulle posizioni dei grillini non è il mio Pd». 

Quanto al caso Scurati, osserva: «E’ il pasticcio perfetto: per impedire che un milione di persone sentissero il monologo, lo hanno sentito in 30 milioni. Un capolavoro assoluto. Dopo di che, la censura è sempre da condannare: la libertà di espressione è un caposaldo intoccabile a maggior ragione nella tv pubblica».

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Infine sulle critiche a Giorgia Meloni per la sua posizione non abbastanza netta nella condanna del fascismo Renzi spiega: «Vengo da una storia di cattolicesimo democratico: l’antifascismo è un valore che ho nel dna politico. Così come l’opposizione a ogni totalitarismo, che spesso una certa sinistra finge di ignorare. Posso dire, quindi, che noia? Questo eterno spauracchio del ritorno del fascismo a sinistra, queste provocazioni lanciate da destra appositamente per indignare, mi fanno sospettare che si sposti il dibattito su questo tema perché non si hanno altri argomenti. Discutiamo di tasse, giustizia, lavoro, non di temi storici pur se affascinanti».

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