Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione di vigilanza sulla Rai, si è espresso sul caso Scurati durante un’intervista al Corriere della Sera. «Il caso Scurati è uno scivolone pesantissimo che segnala una deriva autoritaria in Rai senza precedenti. Non è che in passato non ci siano mai stati errori ma qui siamo passati ad una logica in cui l’occupazione prevale sull’impegno a fare servizio pubblico. Gli adii di tanti personaggi segnalano un clima in cui è diventato difficile lavorare. È un declino cui nessuno sembra porre rimedio. C’è un canone tagliato ed una carenza di investimenti che mette a rischio la trasformazione della Rai in Digital media company».
«C’è un quadripolio dove prima c’era un duopolio. Proprio per questo l’occupazione non ha senso. Ricordo peraltro che chi occupa la rai in genere perde le elezioni… L’attuale legge impone in Rai un presidente di garanzia: servono i due terzi della commissione di vigilanza per eleggerlo. Ma il tema del presidente è relativo se poi non si pratica il vero pluralismo. E comunque la legge della Rai va cambiata».
«Noi chiediamo che venga fatta un’istruttoria senza sconti sul caso Scurati; mi pare che i `motivi editoriali´ della cancellazione di Scurati parlino da soli. È paradossale chiedere le dimissioni della Bortone che ha denunciato la censura».
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