Il premier albanese Edi Rama attacca ancora Report, difendendo neanche troppo indirettamente Giorgia Meloni. Intervistato dal Corriere della Sera, Rama ha duramente criticato il lavoro di Sigfrido Ranucci e della sua squadra.
«Puntata schifosa. Purtroppo non posso cancellare quella parola. Neanche l’intelligenza artificiale può trovarne un’altra che descriva meglio quella puntata. Tengo però a chiarire che io non ho protestato».
«La telefonata a Corsini? Ho comunicato al servizio pubblico un fatto gravissimo, del quale altrimenti non sarebbe stato informato. Prima di prendersela con la natura del mio intervento e gridare allo scandalo, i miei cari amici dell’opposizione in Italia dovrebbero interessarsi delle cause e cercare di capire che la dignità e la trasparenza sono importanti sia quando si parla del servizio pubblico italiano, sia quando si tratta delle istituzioni pubbliche albanesi e delle persone che le rappresentano. Io non ho né i mezzi, né l’intenzione di imporre alcunché agli affari interni del vostro Paese. Ho però il dovere di proteggere il mio dall’orribile stereotipo di un’altra era, creato dai media in Italia sull’Albania e sugli albanesi».
«Non ci ho parlato con Giorgia Meloni, perché la mia è una battaglia per la verità e la dignità dell’Albania e degli albanesi. La vostra premier non c’entra, anche se il mio Paese è stato tirato in ballo come un obiettivo collaterale dell’assalto contro il suo governo».
«Cosa c’entrano con noi tutte le polemiche di casa vostra su flussi, costi, appalti e così via? Niente. E cosa c’entra con il patto sui migranti il fatto che il segretario generale del governo albanese è stato un avvocato penalista in Italia, più di dieci anni fa? E per quale ragione incomprensibile si dovevano raccontare menzogne ed esportare calunnie dall’Albania in Italia, per scagliarle come sassi contro le streghe agli occhi del pubblico di Report?».
«Io non ho chiesto alcun risarcimento. Giovedì ho scambiato un amichevole messaggio con il conduttore Ranucci, dopo aver pubblicato su X la mia reazione a un suo intervento su una tv albanese. Forse finalmente potrò far valere le nostre ragioni nel suo programma, senza essere censurato».
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