Matteo Salvini ha annunciato la candidatura alle Europee di Roberto Vannacci, nella speranza di intercettare il voto più retrogrado e di pancia. Intervistato dal Corriere della Sera, il leader della Lega ha parlato della questione. «Se qualcuno decide legittimamente di candidare una persona che è in carcere all’estero con accuse pesantissime, perché non dovrebbe chiedere il voto agli italiani anche un uomo che ha servito e difeso l’Italia nel mondo, dall’Iraq all’Afghanistan?».
«Io ribadisco l’insegnamento di Silvio Berlusconi: per vincere, il centrodestra deve essere aperto e inclusivo, senza veti. Fra Macron che parla di guerra e la Le Pen che vuole la pace, non ho dubbi chi scegliere».
«Sono contro tutti i totalitarismi e le dittature, contro ogni tipo di violenza e di censura: per questo ho partecipato a una delle cerimonie istituzionali a Milano, onorando la memoria dei caduti per mano del nazifascismo».
«Pensare che in Italia posso tornare il fascismo è un’assurdità. Ci sono alcuni principi che vanno difesi a tutti i costi: penso alla libertà di pensiero e parola, messi a rischio dal politicamente corretto ormai assurdo che arriva a censurare le fiabe o i cartoni animati. E penso al diritto di Israele ad esistere, messo in discussione persino in alcune università italiane. Ecco, io penso che difendere Israele significhi incarnare i valori di libertà del 25 aprile contro la furia assassina e antidemocratica di Hamas».
«Purtroppo il 25 Aprile è una data di cui la sinistra vuole appropriarsi per attaccare il centrodestra. Basti pensare ai fischi alla brigata ebraica: una vergogna. Si chiama democrazia. Se qualcuno decide legittimamente di candidare una persona che è in carcere all’estero con accuse pesantissime, perché non dovrebbe chiedere il voto agli italiani anche un uomo che ha servito e difeso l’Italia nel mondo, dall’Iraq all’Afghanistan?».