Anche il segretario di +Europa Riccardo Magi è intervenuto sulla questione del procedimento disciplinare da parte dei vertici Rai nei confronti di Serena Bortone, nell’ambito del caso di Antonio Scurati.
“Ieri, la Rai ha trasmesso per 46 minuti, in diretta, senza alcun filtro giornalistico, un intervento della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, candidata alle elezioni europee. E sempre ieri, ha avviato un procedimento disciplinare contro Serena Bortone, colpevole di aver raccontato la verità sul caso Scurati: non sono stati i soldi a bloccarlo ma “motivi editoriali”, come confermato dalle mail interne dell’azienda. Non c’è un solo giorno, ormai, in cui il servizio pubblico non si presti alle volontà del Governo”.
“Basta mettere in fila i fatti: programmi di straordinario successo cancellati; giornalisti che denunciano tentativi di nascondere le notizie; conduttori allontanati, spostati sulle cosiddette “reti minori” o persino puniti se alzano troppo la testa; trasmissioni già finanziate che vengono stoppate per non infastidire il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti; monologhi oscurati; telegiornali ormai ridotti a veline di partito. Non c’è un rischio di deriva per il solo fatto che la deriva è già in atto. E da tempo. Continueremo a mobilitarci affinché il servizio pubblico torni a essere tale: non siamo l’Ungheria, Presidente del Consiglio. Se lo ricordi”.
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