Nicola Fratoianni è andato a Budapest, per andare a trovare in carcere Ilaria Salis, detenuta da oltre un anno e candidata alle prossime elezioni Europee con Avs.
«Entusiasta per una campagna elettorale che in realtà non può fare ma sente molto, determinata, consapevole e proiettata sul futuro. Molto desiderosa non solo di uscire dal carcere ma anche di poter, dopo questa esperienza e con l’opportunità dell’elezione al Parlamento europeo, occuparsi di diritti umani, dei più fragili».
«Un incontro di un’ora, nel parlatorio, con in mezzo un vetro divisorio», spiega all’Ansa Fratoianni, che ha raccontato a Salis «come sta andando la campagna, e dell’entusiasmo, della solidarietà e dell’affetto che ci sono attorno alla sua candidatura. Ne era contenta. E’ concentrata sulla possibilità che questa vicenda contribuisca a far finire l’incubo per una donna di 39 anni in carcere da oltre sedici mesi carcerazione preventiva».
Per Salis «le condizioni in carcere sono migliorate dopo che il suo caso è esploso. Questa è anche una risposta alle tante discussioni in Italia riguardo a quanto sia meglio tenere in silenzio certi casi ed evitare di fare troppo baccano».