Il caso del deputato di Fdi Emanuele Pozzolo, sospeso dal partito dopo lo sparo di Capodanno partito dalla sua pistola che ha ferito il genero del caposcorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, vive un nuovo capitolo. Lo stesso Pozzolo, infatti, lunedì ha raccontato una nuova versione del fatto ai pm, sostenendo che a esplodere il colpo sia stato Pablito Morello, l’agente caposcorta di Delmastro.
Era stato lo stesso deputato di Giorgia Meloni a chiedere alla procuratrice Teresa Angela Camelio di essere sentito. “È stato Morello a prendere in mano l’arma e a fare partire accidentalmente un colpo”, avrebbe detto il deputato. Una versione che ora verrà verificata dagli inquirenti. Morello, poco tempo dopo l’incedente, aveva sostenuto esattamente l’opposto di quanto raccontato da Pozzolo.
“L’arma è sempre stata tra le mani di Pozzolo che, dopo lo sparo, spaventato e sorpreso, ha come lasciato cadere la pistola sul tavolo”.
Morello aveva continuato: “Istintivamente l’ho presa in mano per evitare che urtasse il tavolo ed essendo ancora calda e fumante, ho percepito il calore sulla mano e l’ho appoggiata sul piano del tavolo”. Sull’arma erano state infatti ritrovate le tracce sia di Pozzolo sia di Morello, e l’ispettore aveva così spiegato la circostanza.
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