“Frasi e parole vergognosamente deliranti”. Lo dicono in una nota Walter Verini e Cecilia D’Elia, senatori del Pd, che chiedono le dimissioni di Paolo Signorelli dall’incarico per il governo. “Deve esserci un limite ai deliri neofascisti e antisemiti anche e soprattutto per ministri e collaboratori del governo Meloni”.
“Leggiamo sconcertati frasi e parole vergognosamente deliranti del portavoce del ministro Lollobrigida Paolo Signorelli in una conversazione, riportata da Repubblica, con l’estremista nero e trafficante di droga Fabrizio Piscitelli («Diabolik») assassinato 5 anni fa”.
“Una conversazione di poco tempo prima dell’omicidio, piena di insulti razzisti, tributi a terroristi neri stragisti, soddisfazione per assoluzioni di noti e pericolosi malavitosi, attacchi antisemiti a giornalisti come Gad Lerner, alla religione cattolica. Di omaggi a riti pagani ( «fascisti e nazisti sono pagani»)”.
`Una conversazione sconvolgente, con intrecci di estremismo nero e criminalità organizzata. E questo – affermano i senatori del Pd – dopo aver lavorato con simili funzioni per altri esponenti di Fratelli d’Italia, è da un anno il portavoce di un ministro della Repubblica, che ha giurato sulla Costituzione´.
`Non ci sono parole: solo atti da compiere, per incompatibilità assoluta con i valori contenuti nella Carta e per quelli della convivenza civile e democratica´, concludono Verini e D’Elia.
Andrea Orlando: I rapporti tra FdI e il neofascismo non sono mai stati recisi. Sono profondi, articolati e risalenti. Sono conseguenza di militanze, vissuti, riferimenti culturali comuni. Si può ritenere che questo sia irrilevante (spiegando il perché), ma non è possibile continuare a negarlo.
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