Paolo Signorelli, capo ufficio stampa di Francesco Lollobrigida, si autosospende dopo la chat pubblicata in cui conversava con il narcotrafficante Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, ucciso nell’agosto del 2019. Nella chat, i due si scambiavano frasi antisemite e inneggiavano al terrorismo nero.
“Con riferimento a quanto pubblicato su alcuni organi di stampa, tengo a precisare di non ricordare la conversazione in oggetto, che sarebbe avvenuta molti anni anni fa, e che oggi mi ha colto del tutto di sorpresa. Ritengo altresì doveroso sottolineare quanto mai distanti da me, dal mio pensiero e dal mio sentire, siano i gravi contenuti di quella conversazione”.
“In attesa di chiarire la vicenda, ho comunicato la mia autosospensione, con effetto immediato, dall’incarico di capo ufficio stampa del ministro Lollobrigida”.
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