Angelo Bonelli ha parlato con il Corriere della Sera dell’exploit elettorale di Avs. “Quindici anni. È stata una traversata nel deserto. Nel 2008 non Verdi siamo usciti dal Parlamento. Nel 2009 dal Parlamento europeo. E fino a due anni fa eravamo fuori da tutti e due. Spariti. Eravamo dietro le quinte, a cercare di ricostruire una base per ripartire. Vogliamo essere una cerniera tra una sinistra sempre divisa. Bisogna farla finita con queste divisioni che nel 2022 hanno consegnato il Paese alla destra. Serve un programma federatore per definire l’opposizione alle riforme scellerate di questa destra, che è la più pericolosa d’Europa perché è subdola e sa camuffarsi”.
“Qualche segnale c’era, la gente mi fermava sugli autobus, sui treni. Qualche selfie. Poi, certo, quel convegno a Torino, 4 mila persone in piazza Castello, meraviglioso. Però un successo così della nostra lista, io e Nicola Fratoianni non potevamo immaginarlo”.
“La gente si chiedeva: che fine hanno fatto i Verdi? Eravamo dietro le quinte, a cercare di ricostruire una base per ripartire. A Strasburgo ci dividiamo tra Verdi e Left. Tenendo presente che fino ad ora Verdi e Left il 90% delle volte hanno votato alla stessa maniera. Intendiamo usare questo risultato in Italia”.
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