Vi ricordate di Luigi Di Maio? Colui che aveva annunciato la fine della povertà, oggi ha un ruolo diplomatico per la Ue nel Golfo persico. Intervistato da La Stampa, l’ex ministro del Lavoro ha parlato dell’attuale M5s e della crisi aperta dopo le elezioni Europee.
«Chi ha perso il reddito di cittadinanza ha capito di averlo perso anche perché i 5 stelle hanno fatto cadere il governo Draghi. Conte ha compiuto il capolavoro di far tornare il bipolarismo».
«La principale responsabilità di Conte è aver snaturato il Movimento, che oggi è un partito ancora più chiuso e verticistico del passato. Un tempo era più plurale, c’erano più anime diverse. Conte lo ha modellato a sua immagine e somiglianza, ha fatto un’operazione legittima, che gli è stata consentita senza che nessuno alzasse un dito. Per questo credo che, nonostante questo risultato negativo, dentro al Movimento non cambierà niente».
«Sarebbero patetici a mettere in discussione Conte ora, troppo comodo. Non ho mai sopportato chi sta nell’ombra nei momenti buoni ed esce fuori solo quando non può ricavare più vantaggi. Quanto a Grillo, ha 300 mila buoni motivi per restare in silenzio. In ogni caso, seguo divertito il dibattito sul doppio mandato. Vuoi vedere che la soluzione proposta dal movimento per risolvere la sua crisi, è la politica di professione?».