Aggressione squadrista e subito dopo commemoriazione in stile fascista. Fratelli d’Italia è una garanzia di mussoliniane nostalgie.
Dopo la rissa scoppiata in Aula della Camera durante l’esame dell’Autonomia, e al termine di una lunga riunione della Conferenza dei capigruppo, la seduta riprende ma viene quasi subito di nuovo sospesa.
Negli interventi di fine seduta, infatti, il deputato di FdI Marco Padovani prende la parola per ricordare il collega Stefano Bertacco, scomparso 4 anni fa, e alla fine dice: «Stefano Bertacco presente», rendendo omaggio così all’ex parlamentare della destra.
Scoppia una nuova bagarre in Aula, sale ancora la tensione e il presidente di turno Sergio Costa sospende nuovamente i lavori, «non ci sono le condizioni», dice. Dopo le parole del deputato di FdI, infatti, il deputato del Pd Nico Stumpo lancia in aria una sedia, riferiscono alcuni parlamentari presenti, tra cui il capogruppo di FdI Tommaso Foti. Il collega di partito di Foti, Fabio Pietrella, a quel punto, «nel tentativo di stemperare gli animi», ha fermato nell’emiciclo il dem Toni Ricciardi, che «mi ha colpito con le stampelle sul petto». Per i dem «quanto accade in Aula non è più sostenibile», dicono puntando il dito contro «il saluto» in omaggio e ricordo tipico dell’estrema destra.
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