Europee, Conte: "Resto alla guida del Movimento ma la responsabilità del risultato elettorale è tutta mia"
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Europee, Conte: "Resto alla guida del Movimento ma la responsabilità del risultato elettorale è tutta mia"

Giuseppe Conte: "Per l'esito delle Europee, mi assumo tutte le responsabilità del risultato, per non aver mobilitato i cittadini convincendoli nell'importanza di rinnovarci la fiducia".

Europee, Conte: "Resto alla guida del Movimento ma la responsabilità del risultato elettorale è tutta mia"
Giuseppe Conte
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17 Giugno 2024 - 09.52


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Il disastroso esito elettorale delle Europee del M5s ha portato Giuseppe Conte a mettere in dubbio il proprio ruolo da leader. Intervistato da Il Fatto Quotidiano, però, l’ex presidente del Consiglio ha confermato l’appoggio da parte dei militanti.

«Noi 5Stelle non saremo mai un partito tradizionale, uno di quelli che costruisce apparati di potere e fa di tutto per continuare a gestirli. Se ho pensato di rinunciare al ruolo di leader? E’ stato un atto di responsabilità per aprire una seria riflessione interna, non danno nulla per scontato, neppure la mia leadership – osserva- ne è nata una discussione molto schietta sia in assemblea con gli eletti che in Consiglio nazionale». 

«Nessuno ha posto il tema della mia leadership. Ma la mia guida è funzionale a un progetto per cui torneremo a discutere di tutto questo nella Costituente. Per l’esito delle Europee, mi assumo tutte le responsabilità del risultato, per non aver mobilitato i cittadini convincendoli nell’importanza di rinnovarci la fiducia. Sicuramente la polarizzazione valuta da Meloni d’accordo con Schlein e con la complicità nel mezzi di informazioni non ci ha favorito. In passato sarebbe stato facile supplire con la capacità pioneristica del Movimento 5 stelle di usare i social network. Oggi sui social ci siamo tutti». 

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«La regola dei due mandati è un tema delicatissimo, si discuterà anche nell’assemblea. È un principio su cui è nata la nostra comunità. Confido solo che nessuno assuma questo tema a seconda dei punti di vista come capo espiatorio delle sconfitte elettorali. Per Grillo i due mandati sono una regola fondativa». 

«Le nostre battaglie sono diventate di moda anche tra chi come il Pd si oppose al reddito di cittadinanza e alla legge spazzacorrotti e non voleva il salario minimo legale ma questo è un bene perché le nostre proposte sono diventate tema di battaglia comune per il fronte progressista. Noi dobbiamo continuare ad anticipare temi come la riduzione dell’orario di lavoro e l’intelligenza artificiale su cui stiamo consultando i cittadini e spero che i cittadini comprendano che sulla legalità e la giustizia si gioca una battaglia essenziale di cui il M5s è protagonista».  

«Abbiamo sempre detto che questo voto sarebbe stato un singolo passaggio di un percorso più ampio, necessario per costruire l’alternativa al governo Meloni e questo vale anche oggi. Noi lo intendiamo come un confronto tra pari nel rispetto dei nostri valori e delle nostre peculiarità». 

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