Autonomia, la Cgil: "La destra italiana si ispira al darwinismo sociale, fa la guerra ai poveri e al Sud"
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Autonomia, la Cgil: "La destra italiana si ispira al darwinismo sociale, fa la guerra ai poveri e al Sud"

Autonomia, la Cgil Puglia: "Appare evidente come questa destra si ispiri a un darwinismo sociale dove chi è ricco potrà curarsi, può permettere ai propri figli di studiare. Fanno la guerra ai poveri, fanno la guerra al Sud".

Autonomia, la Cgil: "La destra italiana si ispira al darwinismo sociale, fa la guerra ai poveri e al Sud"
Landini alla manifestazione della Cgil
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20 Giugno 2024 - 09.49


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L’Autonomia differenziata è legge, gli allarmi lanciati da opposizione e parti sociali non ha minimamente attecchito sulla destra italiana, impegnata a scambiarsi vicendevoli favori. La Cgil Puglia, per voce della segretaria generale Gigia Bucci, torna a parlare della questione.

«Appare evidente come questa destra si ispiri a un darwinismo sociale dove chi è ricco potrà curarsi, può permettere ai propri figli di studiare, può costruirsi un futuro previdenziale dignitoso, può sostenere i consumi e i costi delle utenze diventati insopportabili per chi vive di lavoro e pensione, per i giovani precari, per le famiglie numerose».

«Non a caso il primo provvedimento di questo Governo è stata l’abrogazione del Reddito di cittadinanza. Fanno la guerra ai poveri, fanno la guerra al Sud, fanno la guerra agli strumenti della democrazia parlamentare. Così non si condanna solo il Mezzogiorno ma il Paese, sempre più svenduto a multinazionali private che hanno come mission solo il profitto non certo la crescita economica e sociale dell’Italia».

«Contro tutto questo saremo in piazza come nei mesi scorsi, attiveremo iniziative di leggi popolari e referendarie come quelle per superare il jobs act. E chiediamo a tutti i cittadini, alle istituzioni, alle parti sociali, ai partiti politici, di stare in campo in una lotta che ha come solo scopo difendere l’unità e il futuro del Paese».

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«Ai cittadini chiediamo di stare attenti a chi anche sul territorio si candida a guidare le amministrazioni e si nasconde dietro simboli paravento, ma sono diretta espressione di quel partito del Nord e di quella destra che oggi sta dicendo al Mezzogiorno che il diritto al lavoro, alla cura, all’istruzione, qui vale meno che al Nord. Non sprechiamo questa occasione di respingere con il voto, per quei comuni in cui si vota per il ballottaggio, il disegno delle destre, anche perché la partecipazione è il primo strumento difesa della democrazia»

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