Ilaria Salis non rinnega la propria militanza: "Il movimento per la casa è un'alternativa alla guerra tra poveri"
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Ilaria Salis non rinnega la propria militanza: "Il movimento per la casa è un'alternativa alla guerra tra poveri"

Ilaria Salis: "Sì, lo confesso! Sono stata una militante del movimento di lotta per la casa che negli anni ha dato battaglia sul tema del diritto all'abitare, a Milano e in tutta Italia".

Ilaria Salis non rinnega la propria militanza: "Il movimento per la casa è un'alternativa alla guerra tra poveri"
Ilaria Salis
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21 Giugno 2024 - 14.19


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Ilaria Salis non rinnega il proprio passato e, in un lungo post sui social, l’eurodeputata di Avs rivendica la sua militanza, anche nei movimenti per la casa.

«Sì, lo confesso! Sono stata una militante del movimento di lotta per la casa che negli anni ha dato battaglia sul tema del diritto all’abitare, a Milano e in tutta Italia. Se qualcuno pensava di fare chissà quale scoop scavando nel mio passato, è solo perché è sideralmente lontano dalla realtà sociale di tale movimento, che si compone di decine di migliaia di abitanti delle case popolari e attivisti, i quali, per aver affermato il semplice principio di avere un tetto sulla testa, sono incappati in qualche denuncia». 

«Sarebbe auspicabile che l’informazione, piuttosto che gettare fango sul mio conto, si dedicasse al contesto di grave povertà e precarietà abitativa nel quale si ritrovano ampie fasce di popolazione. Le pratiche collettive dell’occupazione di case sfitte, il blocco degli sfratti, la resistenza agli sgomberi, gli sportelli di ascolto e la lotta per la sanatoria rappresentano un’alternativa reale e immediata all’isolamento sociale e alla guerra tra poveri, strumentalizzate tanto dalle forze politiche razziste quanto dal racket». 

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«Dare una risposta concreta al bisogno dell’abitare significa non solo trovare qui e ora una soluzione, benché precaria e provvisoria, ad una questione lasciata irrisolta dalla politica istituzionale, ma anche indicare una prospettiva politica di trasformazione delle condizioni materiali di vita nel segno della giustizia sociale. È con grande orgoglio, dunque, che rivendico di aver fatto parte di questo movimento e di continuare a sostenerlo». 

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