Orlando (Pd): "In Italia si può fare il Fronte Popolare ma da noi il centro non esclude l'alleanza con la destra"
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Orlando (Pd): "In Italia si può fare il Fronte Popolare ma da noi il centro non esclude l'alleanza con la destra"

Lo ha detto lex Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, a Metropolis su Repubblica.it.

Orlando (Pd): "In Italia si può fare il Fronte Popolare ma da noi il centro non esclude l'alleanza con la destra"
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1 Luglio 2024 - 19.54


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 «In Italia si può fare il Fronte popolare, nel senso che oggettivamente ad oggi ci sono le condizioni per mettere insieme le forze che in qualche modo non sono di centro e non sono di destra. M5S, Sinistra Italiana, Verdi e Pd, con alcune contraddizioni e limiti, se fossero messi alla stretta domani, farebbero una alleanza a differenza di quanto non è stato fatto, sbagliando, nel 2022. Quello che invece non c’è, come in Francia dove hanno una legge elettorale diversa, è il ritiro del terzo, nel senso che il fronte popolare ieri ha detto che dove sono terzi si ritirano e i macroniani hanno detto la stessa cosa. Noi abbiamo invece un centro che non esclude di allearsi anche con la destra. Macron al secondo turno non esclude di far vincere un candidato di Melenchon, quindi della sinistra radicale con posizioni note su Putin, dopo aver preso in considerazione l’ipotesi di mandare le truppe di terra in Ucraina. Non penso che gli elettori del Terzo polo in Italia avrebbero una difficoltà ad aderire ad un campo largo. Noi con il M5S siamo stati al Governo due anni, nel pieno del Covid, abbiamo fatto politica insieme. Oggi c’è un tema delicato: non si può fare semplicemente un raggruppamento contro la destra lasciando alla destra il tema della rappresentanza del malessere.

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Lo ha detto lex Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, a Metropolis su Repubblica.it.

«La Von der Leyen – ha aggiunto Orlando – è l’espressione di un gruppo politico che ha ottenuto più voti alle elezioni europee, i popolari. Se devo dire la verità sono contento di non essere un parlamentare europeo del Pd, perché capisco l’esigenza di costruire una maggioranza che impedisca di far entrare nella cabina di regia chi vuole distruggere l’Europa, impedendo a chi strizza l’occhio a Putin di entrare ai posti di comando, ma sarei in forte imbarazzo a votare la Von der Leyen, che ho visto molto ambigua».

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