Vannacci torna sulla sua ossessione: "Gli italiani sono bianchi e caucasici"
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Vannacci torna sulla sua ossessione: "Gli italiani sono bianchi e caucasici"

Questa la sintesi del video postato il 15 agosto, corredato con gli hashtag «razzismo» «decima» e «me ne frego», con cui il generale Roberto Vannacci è tornato sulla polemica dei giorni scorsi

Vannacci torna sulla sua ossessione: "Gli italiani sono bianchi e caucasici"
Roberto Vannacci
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16 Agosto 2024 - 20.56


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Ormai vuole diventare il personaggio e farsi pubblicità con gli scandali.

Gli italiani «sono bianchi e caucasici». Chi ha i tratti «del Centrafrica» non può rappresentare l’Italia e gli italiani. Questa la sintesi del video postato il 15 agosto, corredato con gli hashtag «razzismo» «decima» e «me ne frego», con cui il generale Roberto Vannacci è tornato sulla polemica dei giorni scorsi, dopo le sue ultime frasi sulla campionessa olimpionica di volley Pola Egonu. Decime e ne me frego per riecheggiare allusioni fasciste tanto care ai suoi supporter.

«Di che cosa ho parlato di così strano nelle ultime ore? Sempre di tratti somatici» e «ho ribadito quello che avevo scritto nel libro: ovvero che una persona, per non fare i soliti nomi perché è una cosa generalizzata, che ha i tratti somatici tipici del Centrafrica non rappresenta la stragrande maggioranza degli italiani, che invece sono di pelle bianca e hanno i tratti somatici tipicamente caucasici».

Vannacci, eurodeputato della Lega, ha così colto l’occasione per scandire nuovamente e a chiare lettere le sue posizioni attaccando chi per lui fa davvero salire la polemica, «giornalisti e sinistrorsi». Lo fa «in mezzo al mare», su un barchino, e postando il video sui social ha chiesto attenzione su quattro aspetti principali: «quello che ho detto è vero?». «Sì, è vero – si risponde il generale – Basta guardare la statistica della popolazione italiana e basta chiederlo agli italiani. Gli italiani sono bianchi. C’è qualche italiano di seconda generazione cioè di cittadinanza italiana che ha la pelle nera ma le cui origini sono dichiaratamente africane».

Seconda considerazione: «quello che ho detto è strano? No, non è strano». «Chiedetelo in giro – invita il Generale – se una persona nera rappresenta la maggior parte degli italiani. Vi diranno di no», osserva.

«Terzo punto: è reato? È un’offesa oppure un’istigazione all’odio dire quello che ho detto? No, non lo è. Nella maniera più assoluta». La quarta «ed ultima osservazione» è se tutta la vicenda interessi a qualcuno: «A me interessa poco», sottolinea l’eurodeputato: «L’ho scritto una volta nel libro nell’ambito di una considerazione molto più ampia e per me la cosa era finita là. E invece interessa proprio a tutti quei detrattori che dicono che questa considerazione non è interessante» e che «guarda caso sono proprio tutti i giornalisti, le testate, i sinistrorsi», «che ogni volta riportano in ballo questa frase». Sono loro «che si sono fissati, non io», la chiosa di Vannacci, con la sintesi finale di tutta la faccenda: la frase incriminata «è vera, non è strana, non costituisce reato, non offende e non istiga all’odio».

Più che esaurirsi, però, la polemica è cresciuta. «Le parole di Vannacci sono imbarazzanti per non dire vergognose – ha affermato la vicepresidente nazionale del Pd Chiara Gribaudo – Queste battute continuano ad alimentare l’odio». Usa l’ironia Osvaldo Napoli di Azione che, riprendendo le frasi di Vannacci, ha ricordato: «Non esiste una fattispecie di reato riferita specificamente alla stupidità umana. Sotto questo aspetto non posso dar torto al generale Vannacci: le cose che lui dice non costituiscono reato». E dopo la lite con il capogruppo di Fi in Senato Maurizio Gasparri, oggi è dal partito azzurro in Ue che arriva un nuovo richiamo al generale: «Vannacci se tiene al nostro Paese non trasformi il suo mandato da europarlamentare in uno show», dice il capogruppo di Forza Italia al Parlamento europeo, Fulvio Martusciello.

Intanto, con l’annuncio di brindisi e feste in nome del generale, tiene banco anche l’ipotesi che il comitato di Vannacci `Il mondo al contrario´, diventato fondazione, si trasformi sempre più in movimento-partito. Ma per adesso la posizione in chiaro di Vannacci resta quella di non cavalcare queste iniziative ribadendo la sua leale appartenenza alla Lega. 

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