«Senza un’agenda di governo e dei valori condivisi il campo largo è un’armata brancaleone pericolosa per l’Italia. Gli inviti a definire almeno una linea comune sulla legge di bilancio sono caduti nel vuoto. Vedremo nelle prossime settimane se qualcosa cambierà».
Lo scrive su Facebook il leader di Azione, Carlo Calenda, rilanciando l’intervista ad Avvenire in cui ribadisce che non entrerà nel campo largo.
«Di Schlein non si sa, al di là degli slogan, cosa pensi realmente di tante cose – spiega nell’intervista -. Cosa pensa del lavoro, se torna a parlare con Renzi? Cosa pensa della politica estera, se dialoga con Conte? Staranno insieme i mesi della campagna elettorale per poi tornare a litigare, come quando si definivano l’un l’altro il male assoluto. Anzi, stavolta già lo fanno».
Per quanto riguarda infine il dossier Liguria, Calenda appare pessimista: «Abbiamo chiesto certezze sugli investimenti in opere pubbliche. Stiamo discutendo, è probabile che non si arrivi a un accordo perché non vedo un progetto di governo che non sia quello di gridare al `centrodestra di ladri´».
