Prodi: "Il governo Meloni arranca ma tiene perché non emerge un'alternativa"
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Prodi: "Il governo Meloni arranca ma tiene perché non emerge un'alternativa"

«Il governo arranca ma mantiene i consensi». Lo afferma l'ex premier ed ex presidente della Commissione europea Romano Prodi, in un colloquio su La Stampa.

Prodi: "Il governo Meloni arranca ma tiene perché non emerge un'alternativa"
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16 Settembre 2024 - 14.53


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Parole sagge e da ascoltare. «Il governo arranca ma mantiene i consensi». Lo afferma l’ex premier ed ex presidente della Commissione europea Romano Prodi, in un colloquio su La Stampa.

«In queste ultime settimane si sono susseguiti diversi episodi, alcuni anche molto gravi: nel governo sono emersi fenomeni di scollamento e di tensione ma poi quando abbiamo letto i primi opinion polls dopo le vacanze, abbiamo scoperto che la maggioranza tiene, il partito della presidente Meloni va anche un po’ avanti e le opposizioni nel loro complesso sono ferme o anche in leggero calo. Se non si rende concreta ed evidente una alternativa, il governo va avanti tranquillamente, almeno nei consensi», sottolinea Prodi. Per l’ex premier «i segnali di difficoltà ci sono ma non molleranno e d’altra parte la mancanza, per il momento, di una forte alternativa non aiuta un ricambio a breve».

Sul Campo largo Prodi suggerisce: «Prima di valutare chi ci sta, si discuta concretamente su cosa stare insieme». Prodi poi commenta anche il nodo delle armi in Ucraina, definendo la negazione delle armi a Kiev «una ipocrisia, perché è incoerente dare le armi ma dire le usi fino a un certo punto. È come dire: ti do da mangiare ma fallo con discrezione». Tuttavia «usi l’ipocrisia perché si ha la legittima paura che prima o poi si scateni la guerra mondiale». Intanto Prodi insiste sulla proposta di creare nel Mediterraneo trenta università paritarie nord-sud, richiamata anche nel teatro di Cesenatico in un incontro con gli allievi della Scuola di politiche: «Ne ho parlato due volte con Ursula von der Leyen e mi ha detto: che bello. Ne ho parlato con Tajani, che lo giudica un sogno. Ma per sfide di questo tipo servono 8-10 anni e non c’è santo di politico che sia pronto a farne una propria bandiera», sottolinea Prodi. 

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