“Per un’alternativa credibile alla destra servono due cose: un popolo che ti segua, e un’idea chiara sul destino del Paese”. Il deputato del Pd, Gianni Cuperlo, chiede, in una intervista alla Stampa, di “rovesciare la piramide: chiamiamo le persone e le forze della cultura a reagire a una destra che licenzia norme e reati osceni. Sono convinto che possiamo batterla nelle coscienze e nelle piazze, oltre che nelle urne dei referendum”.
Perché “il problema non è cosa farà Renzi, ma le speranze che sapremo far vivere”. Per questo “a Conte dico: percorriamo il sentiero e ciascuno moltiplichi consensi e credibilità. Perché a chiedere il conto prima di aver mangiato, non ci si sazia: si esce solo più affamati. Renzi ha fondato Italia Viva dicendo di voler fare al Pd quello che Macron aveva fatto in Francia ai socialisti. Non è andata così. Con tutto il rispetto, non starei due mesi a discutere del suo futuro. Conte sta rafforzando la sua leadership nel movimento, ma una polemica costante col principale alleato rischia di essere logorante per lui. Collaborare non vuol dire negare le differenze, ma avere chiare le priorità”.