La dieta mediterranea riduce il rischio di ictus
Top

La dieta mediterranea riduce il rischio di ictus

Secondo la ricerca di un'equipe iberica, la dieta ha le capacità di neutralizzare il rischio genetico di ictus collegato al diabete.

La dieta mediterranea riduce il rischio di ictus
Preroll

Desk3 Modifica articolo

14 Agosto 2013 - 17.57


ATF

L’ultima conferma della bontà della dieta mediterranea proviene da una ricerca che ha convalidato la sua capacità di neutralizzare il rischio genetico di ictus collegato al diabete. Lo studio, pubblicato dalla rivista medica “Diabete Care”, rappresenta un importante passo avanti per la nutrigenomica, la scienza che studia i rapporti fra la genetica e l’alimentazione e le ricadute sulla salute.

Un’equipe iberica del Centro di Nutrizione e Obesità Ciber ha partecipato alla ricerca, in collaborazione con l’università di Tufts negli Stati Uniti, realizzata su 7.000 volontari spagnoli, che ha dimostrato la capacità di prevenire l’infarto o l’emorragia cerebrale della dieta a base di olio di oliva, pesce, legumi e frutta secca. Una capacità superiore a quella di un’alimentazione bassa in grassi, e che neutralizza il rischio genetico in pazienti affetti da due copie di una variante collegata al diabete tipo 2, il gene TCF7L2.

«Lo studio ha evidenziato che la dieta mediterranea ha compensato totalmente la cattiva influenza genetica di coloro che erano a rischio ictus», ha spiegato Josè Ordovas, direttore della ricerca e professore di Nutrizione dell’Università di Tufts, in dichiarazioni ai media. I partecipanti allo studio, che rientra in un progetto più ampio ribattezzato “Predimed”, sono stati divisi in due gruppi, uno dei quali sottoposto a dieta mediterranea e l’altro a un’alimentazione bassa in grassi. Ed è emerso che i fattori di rischio cardiovascolare – colesterolo totale, trigliceridi, lipoproteine di bassa intensità, etc – erano maggiori nelle persone che seguivano la dieta bassa in grassi. E che nel gruppo a dieta mediterranea veniva neutralizzato il rischio genetico di soffrire un’emorragia cerebrale, in principio tre volte superiore a quello delle persone senza la variante del gene.

«L’alimentazione bassa in grassi va bene per alcuni, non offre benefici ad altri e può addirittura essere controproducente per certi individui», ha rilevato Ordovas. «Invece la dieta mediterranea sembra essere appropriata per alcuni e migliore per altri, ma sempre apporta benefici», ha aggiunto. Il tutto, grazie soprattutto alle proprietà benefiche dell’olio di oliva e della frutta secca, per il loro alto potere anti-infiammatorio e antiossidante. La ricerca segnala inoltre che, per ottenere gli effetti positivi della tradizionale alimentazione del Mare Nostrum, non è necessario seguire la dieta alla regola, ma «basta mangiare nel contesto della tradizione culinaria, che e’ la migliore ricetta».

[GotoHome_Torna alla Home]
Native

Articoli correlati