Potrebbe essere il primo motore spaziale nella storia dell’umanità ad ‘energia infinita’ capace di viaggiare nello spazio senza bisogno di carburante. È quanto promettono alcuni scienziati della Nasa dell’Eagleworks Laboratories di Houston, in Texas che hanno recentemente presentato un documento in cui affermano di aver ottenuto spinta da un contenitore privo di carburante, ma contenente solo microonde che rimbalzavano al suo interno. In sostanza, ciò che sarebbe stato scoperto, grazie ai test compiuti sulle teorie dello scienziato italiano Guido Fetta, sarebbe un modo di generare energia cinetica in grado di rivoluzionare completamente i viaggi spaziali delle navette.
Il nuovo sistema, è stato già ribattezzato con il nome di ‘Cannae Drive’: l’idea alla base è stata quella di far rimbalzare le microonde da una parte all’altra di uno speciale contenitore dotato di una forma particolare ed in grado di creare una differenza nella pressione delle radiazioni, causando così una spinta verso la parte più larga del contenitore. Questo ‘movimento di energia’, creerebbe quindi – a detta degli scienziati Nasa – una spinta direzionale quasi perpetua. Il ‘rimbalzo’ generato dalla differenza di pressione delle radiazioni delle microonde, in particolare, sfrutterebbe il fenomeno fisico della risonanza. Grazie ad essa infatti, sarebbe possibile incrementare enormemente un’energia inizialmente bassissima, a patto che le frequenze energetiche siano coerenti, ovvero uguali in esatti multipli o sottomultipli. Per rendere meglio l’idea, basti pensare alla cassa di risonanza di una chitarra: immaginate idealmente che la sua cassa, costruita con le opportune dimensioni e attraverso dei precisi accorgimenti, facesse risuonare a dismisura e continuamente il suono prodotto da un semplice pizzico di corda.
Attualmente, il ‘Cannae Drive’ fa parte soltanto di un esperimento di laboratorio, ma le sue premesse sono comunque sconcertanti: una sua riproduzione su larga scala potrebbe infatti gettare le basi per progettare e costruire il primo motore spaziale al mondo in grado di sfidare le leggi della fisica, al limite della fantascienza. L’innovativo motore è stato in grado infatti di produrre tra 30 e 50 micronewton di spinta, una quantità di energia effettivamente molto piccola (0.03 – 0.05 per mille della forza generata da un iPhone quando è tenuto in mano), ma comunque scientificamente rilevante.