L'eclissi di Luna vista da Messenger attorno a Mercurio
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L'eclissi di Luna vista da Messenger attorno a Mercurio

I fotogrammi sono stati montati in un breve timelaps che ci mostra un fenomeno planetario da una prospettiva differente da quella terreste.

L'eclissi di Luna vista da Messenger attorno a Mercurio
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15 Ottobre 2014 - 10.29


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di Francesca Aloisio

Lo scorso mercoledì sono stati milioni gli abitanti della Terra che hanno potuto vedere la luna piena oscurarsi completamente grazie ad una un’eclissi totale, ma insieme a loro a godersi lo spettacolo c’era anche qualcun altro, ovvero la navetta Messenger della NASA, che assisteva al fenomeno
da un’altra prospettiva: Messenger si trova infatti in orbita intorno Mercurio ad una distanza dalla Terra di 107 milioni di chilometri.

È da questa prospetti speciale che la sonda ha osservato e registrato il fenomeno dalle immagini riprese è stato ricavato un brevissimo ma suggestivo filmato. Mercurio e Messenger in questo momento si trovano rispetto a noi dall’altra parte del Sole, fuori dalla prospettiva che si può vedere dalla Terra, un punto di vista perfetto per osservare la Luna illuminata dal Sole mentre sparisce nell’ombra della Terra.

«Normalmente da Mercurio la Luna e la Terra appaiono come due corpi luminosi» dice Hari Nair, planetologo in forze presso il Laboratorio di Fisica Applicata della Johns Hopkins University in un comunicato diffuso lo scorso venerdì. La Terra misura soli 5 pixel nel il campo visivo della camera ad ampio angolo di Messenger, la Luna poco più di un pixel.

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Gli scienziati del team di Messenger hanno raccolto in un timelapse 31 immagini della Terra e della Luna scattate ad un intervallo di due minuti l’una dall’altra tutte riprese all’alba dell’8 ottobre, nell’ora di tempo impiegata dal disco lunare per oscurarsi completamente coperto dall’ombra più scura della Terra.

Per potenziare l’effetto dell’eclissi ed ottenere un risultato più spettacolare le immagini sono state ingrandite raddoppiando la misura apparente del sistema Terra Luna, mentre la luminosità della Luna è stata potenziata di circa 25 volte. Ed ecco che in pochi secondi la Luna sembra “spegnersi”.

Non è la prima occasione in cui Messenger si trova ad essere testimone di un fenomeno interplanetario, un anno fa la sonda ha scattato un’immagine della Terra insieme alla Luna, mentre nello stesso istante la sonda Cassini, sempre della Nasa, scattava una foto della Terra vista da Saturno.

Le foto che riprendono più corpi celesti fotografati insieme da differenti, remote prospettive, ci aiuta a renderci conto del fatto che ci troviamo tutti all’interno di un grande sistema solare e che grazie alle sonde robotizzate che lo esplorano possiamo oggi estendere il nostro sguardo e quindi migliorare la conoscenza delle parti a noi più vicine.

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