L’operazione è stata messa a segno in Australia dai chirurghi del St. Vincent Hospital di Sydney, riporta la ‘Bbc’. L’equipe ha riferito di aver rianimato e poi trapiantato l’organo ‘morto’ da 20 minuti.
Grazie ad una macchina ‘Heart in a box’ (ovvero ‘Cuore in una scatola’) che ha fatto rivivere il cuore. Come? “Tenendolo al caldo, ripristinando il battito cardiaco e grazie a un fluido nutriente che aiuta a ridurre i danni del muscolo cardiaco”, hanno affermato i chirurghi in una conferenza stampa.
Grazie alla macchina ‘Heart in a box’, che è in fase di test in diversi Paesi, si potrebbero salvare fino al 30% di pazienti in attesa di un cuore nuovo, aumentando il numero di organi disponibili. Il primo paziente che ha ricevuto il cuore ‘rianimato’, un 57enne che soffriva di insufficienza cardiaca congenita, ha detto di sentirsi “dieci anni di meno e una persona diversa”.
Il trapianto di cuore è l’unico in cui l’organo non è utilizzato quando ha smesso di funzionare. La procedura tradizionale è di tenere il cuore per circa 4 ore nel ghiaccio per poi trapiantarlo.