Una fruizione eccessiva di porno e videogiochi porta i ragazzi ad affrontare una crisi di virilità. L’allarme arriva dallo psicologo americano Philip Zimbardo, professore all’Università di Stanford. Nel suo ultimo libro ‘Uomini (dis)connessi’, Zimbardo ha studiato 20mila giovani e la loro relazione con videogame e pornografia, consumata nell’isolamento sociale della loro cameretta, scoprendo una dipendenza che porta anche a cambiamenti cerebrali.
Con l’ampia disponibilità di pornografia grazie a internet, spiega lo psicologo, i ragazzi aggiungono ad una massiccia fruizione di videogiochi anche il consumo di due ore a settimana, in media, di video porno. Zimbardo, di conseguenza, osserva una “crisi nei giovani uomini”, un cospicuo numero dei quali sta vivendo una “nuova forma di dipendenza”. Si tratterebbe di un fenomeno relativamente recente che comporta “cambiamenti nelle funzioni cerebrali e nel sistema di ricompensa cerebrale”. Zimbardo – che nel 1971 è stato autore di un noto esperimento volto a indagare il comportamento umano in una prigione – fa anche riferimento al fenomeno noto come ‘disfunzione erettile indotta dal porno.