Il sistema solare ha due nuovi inquilini: si tratta di due nuove lune di Urano. Del pianeta erano noti finora 27 satelliti, scoperti grazie ai dati inviati a Terra 30 anni fa dalla sonda Voyager 2, catturati nel passaggio ravvicinato al pianeta del 1986. Grazie a quei dati è stato possibile osservare altre due lune sfuggite fino ad oggi agli scienziati. La notizia è stata pubblicata in anteprima sul sito ArXiv, e sarà pubblicata sull’Astronomical Journal. A scovare le due nuove, piccole lune, negli anelli di Urano è stato un giovane studente di dottorato dell’università dell’Idaho, Rob Chancia.
A segnalare la possibile presenza delle nuove lune è stata la variazione periodica del materiale sia nell’anello ‘alfa’, uno degli anelli più brillanti di Urano, sia nell’anello ‘beta’. In entrambi gli anelli si nota “qualcosa che rompe la simmetria”, ha osservato Matt Hedman, che ha lavorato con Chancia all’analisi dei dati del Voyager 2. I due astronomi hanno potuto notare l’anomalia grazie al lungo esercizio fatto studiando i dati della sonda Cassini, che da oltre dieci anni sta inviando spettacolari immagini degli anelli di Saturno, delle loro caratteristiche e delle lune che ospitano. Per questo Hedman e Chancia sono stati in grado di analizzare i dati della missione Voyager in modo nuovo, scoprendo analogie.
Secondo le prime stime le due lune sono davvero molto piccole, con un diametro compreso fra 4 e 14 chilometri. Oltre che per le loro dimensioni, sono particolarmente difficili da vedere a causa del materiale scuro che le ricopre. “Gli strumenti del Voyager 2 – ha osservato Hedman – non erano abbastanza sensibili da vederle”.
Sorpresa su Urano: il pianeta ha altre due lune
Osservate, analizzando le immagini catturate nel 1986 dalla sonda Voyager 2. Secondo le prime stime le due lune sono molto piccole, con un diametro compreso fra 4 e 14 chilometri.
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24 Ottobre 2016 - 21.27
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