Nel cretaceo – cominciato circa 145 milioni di anni fa e proseguito per 80 – nel territorio che corrisponde all’odierno Madagascar vivevano delle rane giganti che si nutrivano non di insetti, ma di piccolo dinosauri.
Ad accertarlo è stata una equipe di biologi australiani, britannici ed americani, secondo i quali esemplari particolarmente grandi della specie Beelzebufo ampinga si nutrivano di piccoli dinosauri.
L’equipe è giunta a questa conclusione dopo avere studiato la forza del morso di esemplari di rana cornuta del genere Ceratophrys che oggi vivono in Sud America, soprannominate anche rana “Pac-Man” a causa della forma rotonda e la bocca larga , caratteristiche che richiamano il videogioco degli anni ’80.
Il lavoro dei biologi ha dimostratto che questo tipo di rane aveva un morso forte quanto quello di mammiferi e rettili predatori.
A differenza della maggior parte delle rane, che hanno mascelle basse e mangiano piccole prede, alcune del tipo cornute cacciano animali più grandi, come altre rane, serpenti e roditori. Le loro mascelle potenti svolgono un ruolo essenziale nella cattura e sottomissione della preda.
Secondo i risultati della ricerca, pubblicata sull rivista scientifica Reportsestiment, la forza del morso delle rane, paragonabile persino a quelle di lupi e felini, consentiva loro di mangiare piccole specie di dinosauro o cuccioli di specie più grandi.
Una rana della specie Beelzebufo potrebbe superare i 40 cm e pesare 4,5 kg, tanto che gli scienziati la ritengono la più grande sulla terra.
Quando le rane pasteggiavano mangiando piccoli dinosauri
La sorprendente scoperta di una equipe di biologi. Nel cretaceo, nel territorio oggi del Madagascar, grossi esemplari di questi animali avevano nella forza delle mascelle lo strumento per procacciarsi cibo e difendersi
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21 Settembre 2017 - 07.49
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