L'abuso di alcol può far scatenare l'Alzheimer
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L'abuso di alcol può far scatenare l'Alzheimer

Il geriatra Mossello: “All’origine dell’aumento dei casi di demenza non c’è solo la degenerazione associata all’età, ma anche l’amore per alcol più o meno appassionato”.

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8 Maggio 2018 - 14.12


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L’abuso di alcol può provocare l’Alzheimer. La via della demenza anche precoce è spianata e una ricerca su oltre 2 milioni di pazienti lo certifica ora per la prima volta. E’ quanto rivela uno studio di matrice franco-canadese, coordinato dal Campbell Family Mental Health Research Institute di Toronto e appena pubblicato dalla rivista scientifica Lancet Public Health. Di questa ricerca si parlerà ampiamente al 9° Congresso nazionale sui Centri diurni Alzheimer in programma a Montecatini (Teatro Verdi, 17-18 maggio), organizzato ancora una volta dall’Unità di Ricerca in Medicina dell’Invecchiamento dell’Università di Firenze con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.

“I risultati della ricerca sono tanto più allarmanti – spiega il geriatra Enrico Mossello, coordinatore scientifico del congresso – se collegati con il vertiginoso aumento del consumo di alcol registrato negli ultimi anni anche tra le giovani generazioni. Aumento confermato sia dalla recente relazione del ministro della Salute al Parlamento, sia dall’ultima rilevazione Istat”. 

Gli italiani bevitori a rischio, dice in sintesi il ministro, sono circa 8,5 milioni (per tre quarti uomini), di cui ben 800 mila minorenni e 2,7 milioni di ultra 65enni. Nei 10 anni tra 2006 e 2015 il leggero calo del consumo giornaliero (dal 29% al 22% della popolazione) non elimina la preoccupazione per anziani e soprattutto giovanissimi. Tra i 18-24enni il fenomeno del binge drinking, l’abbuffata alcolica fuori dai pasti in un breve arco di tempo, sale infatti dal 15,6% a 17% nel giro di un solo anno. E tra le regioni più a rischio, la Toscana presenta dati sempre superiori alla media nazionale: l’8,4% dei bevitori maschi contro 6,1%, e l’8,5% delle donne contro 5,5%.

“Dunque – commenta Mossello – bisogna cominciare a pensare che all’origine dell’aumento dei casi di demenza (in Italia sono ormai 1,3 milioni) non c’è solo la degenerazione associata all’età, ma anche l’amore per alcol più o meno appassionato”.

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