Certo, ora che siamo in tempi di Coronavisti siamo tutti più sensibili. Ma i cellulari andrebbero visti con più attenzione perché è un oggetto che è sempre con noi: “Gli smartphone possono essere un ricettacolo di tanti microrganismi, quindi anche del coronavirus. Meglio pulirli per bene ogni giorno e anche più spesso, se si è stati in luoghi o spazi dove c’è stato un caso di coronavirus”.
A spiegarlo è Matteo Bassetti, direttore della Clinica delle malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e presidente della Società italiana terapia anti-infettiva (Sita).
“E’ risaputo che il 90% delle persone, soprattutto i giovani, non pulisce mai il proprio cellulare – prosegue Bassetti – Mentre basta poco: ad esempio il Vetril con un panno umido. L’alcol denaturato non è un disinfettante, ma un batteriostatico quindi non uccide i germi, li essicca temporaneamente. Se si vuole si può usare l’acol etilico al 70%, elimina completamente i germi e possiamo di nuovo usare il nostro cellulare senza problemi”.
L'infettivologo: "Lo smartphone è un ricettacolo di virus, ecco come disinfettarlo"
Matteo Bassetti, direttore della Clinica delle malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova: ""E' risaputo che il 90% delle persone, soprattutto i giovani, non pulisce mai il proprio cellulare"
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2 Marzo 2020 - 21.46
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