Il produttore cede gratis il farmaco per l'artrite per curare il coronavirus
Top

Il produttore cede gratis il farmaco per l'artrite per curare il coronavirus

Il medicinale è stato già usato in via sperimentale in Cina. Con esso lʼazienda farmaceutica Roche offre anche altri servizi

Roche
Roche
Preroll

globalist Modifica articolo

12 Marzo 2020 - 13.57


ATF

Nella lotta al coronavirus Roche annuncia la cessione gratuita del farmaco per l’artrite reumatoide, già usato in via sperimentale in Cina. Non solo, l’azienda farmaceutica offre anche il proprio servizio di telemedicina per i pazienti con diabete e dona un milione di euro per dispositivi di protezione per i sanitari.

Con lo slogan “Roche si fa in 4”  Roche annuncia di donare, dunque, un milione di euro in dispositivi di protezione per i medici e attrezzature per le terapie intensive.

 

Inoltre, il gruppo avvia anche un’operazione di “volontariato di competenza” e la campagna “Stai a casa, leggi un libro”, rivolta ai giovani fino a 25 anni di Milano e Monza.

 

“Come azienda che opera nelle scienze della vita – spiega il presidente e amministratore delegato Maurizio de Cicco, che parla anche a nome di Roche Diabetes Care e Roche Diagnostics – raggiungiamo ogni giorno milioni di italiani con farmaci e test diagnostici e in questa situazione di emergenza sentiamo ancora più forte la responsabilità del nostro ruolo sociale”.

Leggi anche:  Le Tendenze Globali che Stanno Modellando il Futuro del Mondo

 

Da qui la decisione di “fornire gratuitamente per il periodo dell’emergenza” il ‘tocilizumab (RoActemra)’ a tutte le Regioni che ne faranno richiesta, fatte salve le scorte necessarie a consentire la continuità terapeutica ai pazienti affetti da patologie per cui il prodotto è autorizzato.

 

Il farmaco, spiega il gruppo, è attualmente impiegato per il trattamento dell’artrite reumatoide e non è indicato per la polmonite da Covid-19, ma la comunità scientifica sta dimostrando interesse al suo utilizzo dopo l’inserimento nelle linee guida cinesi.

 

Oltre alla donazione del farmaco, l’azienda ha dato la propria disponibilita’ ad Aifa per avviare uno studio clinico sull’efficacia e sicurezza del tocilizumab anche in questi pazienti.

Native

Articoli correlati