Ricciardi attacca Johnson: "Non è etico accettare che la gente si ammali per creare l'immunità di gregge"
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Ricciardi attacca Johnson: "Non è etico accettare che la gente si ammali per creare l'immunità di gregge"

Consulente del ministero della Salute e membro del Comitato di esperti della Protezione civile contro la sciagurata scelta britannica di non prendere misure contro il Coronavirus

Walter Ricciardi
Walter Ricciardi
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14 Marzo 2020 - 10.29


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Anche lui – e si comprende benissimo perché – ha attaccato Boris Johnson e la sua incredibile scelta che, di fatto, determinerà la morte di moltissime persone, pur di avere – in futuro – una popolazione britannica con più anticorpi per combattere future ondate di comnronavirus.
“Credo che vedremo prima una terapia più specifica rispetto a un vaccino. Non è assolutamente etico accettare che si ammalino le persone per creare una immunità di gregge che peraltro non è neanche sicura. Perché si tratta di un virus nuovo e non ci sono ancora conferme scientifiche su una immunità duratura dopo la malattia. Chi è stato contagiato potrebbe anche riprenderlo per quanto si sa al momento”.
Così Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute e membro del Comitato di esperti della Protezione civile, in un’intervista a Repubblica in merito alle dichiarazioni del Regno Unito sul coronavirus. “Il nostro governo ha recepito le indicazioni della comunità scientifica, cosa che quello inglese non sta facendo. Eppure hanno gli epidemiologi dell’Imperial college, della London School of hygiene and tropical medicine e di una rivista come il Lancet. Sarebbero consiglieri di prim’ordine sul tema sanità pubblica che evidentemente stanno ignorando”, sottolinea Ricciardi.
Il Regno Unito in questo modo “corre il rischio di essere investito in modo più violento rispetto agli altri. E soprattutto – avverte l’esperto – può diventare l’area che mantiene l’infezione viva e latente, quando gli altri sono già riusciti a contenerla. Diventa cosi’ quello che nessuno vorrebbe essere considerato: l’untore del mondo”.

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