Il virologo Pregliasco senza mezzi termini: "Fare come i cinesi o tanta gente morirà"
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Il virologo Pregliasco senza mezzi termini: "Fare come i cinesi o tanta gente morirà"

Il professore: "In attesa del vaccino o di standardizzare i farmaci possiamo far respirare il sistema solo con la distanza sociale"

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19 Marzo 2020 - 17.46


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Hanno combattuto il coronavirus a Wuhan, con successo, azzerati i contagi interni, sono venuti in Italia e soprattutto in Lombardia hanno scosso la testa: troppe persone ancora in movimento, mezzi pubblici che funzionano, cene negli hotel. “Gli esperti cinesi hanno assolutamente ragione: servono misure più stringenti contro il nuovo coronavirus”: commenta il virologo Fabrizio Pregliasco.
E spiega perché.
“Due cose fondamentali servono per sconfiggere il virus: intensificare, velocizzare le ricerche sul vaccino e standardizzare i farmaci. Ma per questo serve tempo. Quindi per guadagnare tempo, ora c’è solo quello che si sta cercando di fare: il distanziamento sociale. E questa è una responsabilità di ciascuno di noi. Siamo ancora come il 1370 quando la Repubblica Veneta ha creato l’isolamento, la quarantena perché già all’epoca si erano resi conto che questo è il modo più pratico di verifica e contenimento delle malattie infettive. Non c’è altro da fare: contenimento”.
E “il contenimento quanto più è stringente tanto più è efficace. Ma dalla indagini che sono state fatte sulla circolazione in Lombardia con le celle dei cellulari solo un 60% di persone non si muove, mentre ancora un 40% si muove. Ci sono troppe persone in movimento per fermare il virus”.
Quindi è chiaro che “se si va avanti così non si riesce a raggiungere l’obiettivo della mitigazione, si avrà una situazione di possibile crisi del Servizio sanitario nazionale rispetto all’assistenza che può dare. E detto, brutalmente, le persone muoiono, più di quante morirebbero. Perché potrebbero guarire, con un posto di terapia intensiva e un sistema non in affanno”.
Quando finirà? “Non prima di giugno nella parte più pesante, ma ci terrà compagnia per molto. Con possibili ondate successive. Dobbiamo essere preparati”.

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