Bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno? Qualcuno, come Walter Ricciardi o Ranieri Guerra, è un po’ più sul negativo.
Altri leggono diversamente i numeri: i dati di diffusi dalla Protezione Civile “ribadiscono, dopo un lieve rialzo, un andamento al ribasso dell’epidemia. Particolarmente interessante il dato in calo sulla mortalità e sui ricoveri in terapia intensiva. Inoltre il Centro-Sud sta tenendo, ma attenzione: dobbiamo andare avanti, altrimenti rischiamo di compromettere tutto”.
Il monito arriva dal virologo dell’Università di Milano Fabrizio Pregliasco, che piega: “Dobbiamo far scendere la curva, altrimenti con la riapertura delle attività c’è il rischio di una risalita”.
Quanto all’andamento dell’epidemia “è normale che ci sia una sorta di rampa in partenza, e che il calo sia più rallentato. Attualmente il livello di rischio si concentra nelle Rsa e nelle famiglie”, conclude.
E perché è rischioso stare a casa se ci dicono di stare a casa? Risposta semplice: ci sono moltissimi asintomaci che non sospettano di essere positivi al virus e che nelle mura domestiche non usano le stesse precauzioni che si usano all’esterno.
Ovviamente, va detto, se non ci fossero le misure i morti e i contagiati sarebbero molti di più.
Argomenti: covid-19
