Fase 2, Galli avverte sui rischi: "La riapertura va programmata, non anticipata"
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Fase 2, Galli avverte sui rischi: "La riapertura va programmata, non anticipata"

Il primario di malattie infettive: "Si deve ripartire col massimo dell'attenzione, quella che non abbiamo avuto precedentemente"

Massimo Galli, direttore del reparto Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano
Massimo Galli, direttore del reparto Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano
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17 Aprile 2020 - 19.40


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Fase 2? Tutti la vogliono ma è un azzardo. E tra coloro che ne hanno parlato c’è stato il professor Massimo Galli: “Va programmata la riapertura, non anticipata. La riapertura andrà considerata a scaglioni, per priorità e stratificata per età. La riapertura è anche una necessità, perché il rischio zero non si sa quando lo avremo. Se si anticipasse troppo o si ripartisse male è importante il rischio di ripresa. Si deve ripartire col massimo dell’attenzione, quella che non abbiamo avuto precedentemente. E avremo la necessità che non succeda che i mezzi di trasporti siano pieni di persone”.

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