Basta con la Babele, Rezza: "Per la fase due meglio provvedimenti nazionali"
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Basta con la Babele, Rezza: "Per la fase due meglio provvedimenti nazionali"

Il direttore del dipartimento Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità: "Poi è chiaro che la situazione a seconda della Regione può cambiare.

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19 Aprile 2020 - 17.07


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Su una cosa tanti sono d’accordo: basta con la Babele regionale fatto di ordinanze e contro-ordinanze spesso in conflitto tra di loro.
Per la fase 2 di ripartenza dopo il lockdown “penso sarebbe meglio avere provvedimenti nazionali che diano delle indicazioni generali, dopo di ché è chiaro che la situazione a seconda della Regione può cambiare. Naturalmente noi siamo ancora in una fase 1”. 
Così Gianni Rezza, direttore del dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss) al Tg3.
“Quello che ha rappresentato la coda drammatica di questa prima fase dell’epidemia”, con quasi 3.500 nuovi contagi ieri, “mi sembra siano soprattutto le Rsa e le Ra. Noi stimiamo che per ogni caso segnalato ce ne siano almeno da 5 a 10 che non vengono riportati. Fare una politica di tamponi mirati anche ai contatti potrebbe facilitare anche il rilevamento di persone asintomatiche. Per farlo c’è bisogno di fattibilità, di reagenti, di squadre sul territorio, il sistema va naturalmente rafforzato”.

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