Il virus è ancora largamente sconosciuto ed è normale che emergano dati in contraddizione tra di loro.
Così mentre un bambino è nato positivo ad Aosta altri dati mostrano aspetti diversi.
Lo studio effettuato sulla popolazione di Vo Euganeo, paese in provincia di Padova che il 21 febbraio è diventato il primo cluster di coronavirus in Veneto, ha evidenziato che “i bambini sotto i 10 anni, seppure conviventi con infettati in grado di infettare, non si infettano. E se sono negativi non infettano”.
Lo ha affermato il virologo dell’Università di Padova Andrea Crisanti, in conferenza stampa dalla sede della Protezione civile regionale a Marghera.
Il problema, quindi, è “come portare questi bambini a scuola”. Perché “io mi immagino i cancelli a scuola con tutte le mamme che iniziano a parlare, e non è questo quello che si vuole creare”.
Di fatto “la congregazione di gruppi di bambini non credo che di per sé una fonte di contagio. il problema è quello che ci sta prima e ci sta dietro”.
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