Ricciardi: "I primi ad avere il vaccino saranno operatori sanitari e anziani"
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Ricciardi: "I primi ad avere il vaccino saranno operatori sanitari e anziani"

Il consulente del ministero alla Salute: "Non credo arrivi una seconda ondata. Magari avremo tante piccole ondine. Basta guardare ai focolai di questi giorni, come quello di Roma"

Walter Ricciardi
Walter Ricciardi
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14 Giugno 2020 - 10.45


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Bene così: “I primi a ricevere il vaccino saranno i lavoratori della sanità. E poi le persone a rischio, per età o perché colpite da certe patologie, e le forze dell`ordine” e dopo, toccherà a tutti gli altri, con le prime dosi, se gli studi clinici arriveranno in fondo, tra novembre e dicembre.
Lo ha detto a Repubblica Walter Ricciardi, consulente del ministero alla Salute, che con i colleghi di Francia, Germania e Olanda ha preparato il contratto con AstraZeneca.
Il vaccino di AstraZeneca “è nella fase di sperimentazione più avanzata, cioè nella 2. Lo stanno provando su 10 mila volontari. Rispetto agli altri gruppi che lavorano sullo stesso obiettivo hanno almeno sei mesi di vantaggio” e potrebbero avere le dosi per la fine dell’anno. Le prime dosi del vaccino verranno date “al personale sanitario, alle categorie a rischio, per età o patologie, e a militari e forze dell`ordine. Poi piano piano toccherà a gli altri. Andranno organizzati servizi sanitari, centri vaccinali e medici di famiglia, per coprire più rapidamente possibile la popolazione”.
La scelta di allearsi con Germania, Francia e Olanda dipende dal fatto che “abbiamo tutti capacità produttiva di vaccini, cosa che non si improvvisa. AstraZeneca deve poter usare gli stabilimenti messi a disposizione, sulla base di accordi, dai produttori dei vari Paesi. Noi produrremo in Italia, aggirando così il rischio che altri Stati dove si preparano i vaccini ci lascino indietro. La forza trainante del gruppo sono Italia e Germania, grazie agli ottimi rapporti tra il ministro Speranza e il collega Spahn”.
Inoltre “abbiamo iniziato a lavorare con Johnson&Johnson prima di tutto, anche se loro sono più indietro. Un altro candidato valido è Moderna negli Usa, però molto commerciale. Il nostro lavoro invece è improntato sul concetto di vaccino come bene pubblico, in cui credono i nostri quattro Paesi e la Ue”, spiega Ricciardi.
Infine per il consulente del ministero della Salute “bisogna evitare” una seconda ondata “e non credo arrivi. Magari avremo tante piccole ondine. Basta guardare ai focolai di questi giorni, come quello di Roma. Se la gente si comporterà bene, se i sistemi sanitari faranno tamponi, eviteremo che le ondine diventino ondate”.

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