Questione 5G: perché può essere un punto di svolta?
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Questione 5G: perché può essere un punto di svolta?

Il 5G è la quinta generazione della tecnologia cellulare. È stato progettato per incrementare la velocità, ridurre la latenza e migliorare la flessibilità dei servizi wireless.

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22 Luglio 2020 - 16.42


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Nell’ultimo periodo la questione 5G ha fatto parlare di sé in maniera costante e spesso polemica. Il 5G è la quinta generazione della tecnologia cellulare. È stato progettato per incrementare la velocità, ridurre la latenza e migliorare la flessibilità dei servizi wireless. La tecnologia 5G ha una velocità di picco teorica di 20 Gbps, mentre la velocità di picco di 4G è solo 1 Gbps. Questa tecnologia promette molti vantaggi, come una latenza inferiore, il che può migliorare le prestazioni delle applicazioni aziendali, oltre a quelle di altre esperienze digitali, ma porta con sé anche molte polemiche.

Il No dei Comuni

Diversi comuni, a causa delle problematiche che questa rete potrebbe causare, hanno posto dei divieti alle installazioni delle antenne per il 5G. A metà maggio il sindaco di Udine Pietro Fontanini ha firmato lo stop al 5G nella seconda città più popolosa del Friuli-Venezia Giulia. La lista delle città no-5G in Italia si allunga ogni giorno e comprende ormai non solo borghi e piccoli paesi, che si sono mossi per primi, ma anche capoluoghi di provincia, come Vicenza, Grosseto, Messina e Siracusa. Secondo una recente indagine i comuni che hanno detto no al 5G sono passati dai 53 del periodo maggio 2019-febbraio 2020 ai 209 venuti a galla tra marzo 2020 e il 20 maggio, per un totale di 262. Questa recente impennata è l’effetto della pressione di comitati per lo stop, ma anche della diffusione di teorie cospirazioniste che soffiano sul fuoco dell’emergenza coronavirus, legandola, pur essendo smentite dalla scienza, proprio al 5G.

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Una battaglia avviata lo scorso marzo dall’Alleanza Italiana stop 5G, un comitato che già dal 2018 chiede la moratoria della sperimentazione del nuovo standard di telecomunicazioni, organizza alle porte di Roma, a Vicovaro, un meeting sul tema. Ne esce un manifesto che, tra le varie richieste, invita i municipi a emettere ordinanze per sospendere i test.

I rischi del 5G

Ma quali sono i rischi legati a questa tecnologia? Innanzitutto dobbiamo precisare che il 5G non è una semplice evoluzione del 4G ma di un nuovo modo, un modo differente, di gestire le comunicazioni e la copertura con antenne, frequenze e tecniche di trasmissione dei dati diversi rispetto a quelli del passato. Cosa vuol dire questo per la nostra salute? – Vuol dire essere immersi in una rete invisibile di fili che sono i collegamenti fatti di onde, di radiazioni (quindi non solo quelle emesse dal nostro smartphone, che sono già state dichiarate nocive per noi) che per 24 ore su 24 ci avvolgono, attraversando il nostro corpo, avvolgendo i nostri organi e non abbandonandoci mai: il tasto ‘spegni’ in questo caso non lo abbiamo tra le mani perchè è su un apparecchio di cui noi non possiamo avere alcun controllo. A fronte di questo dato certo dell’aumento dell’elettrosmog, che è oggettivamente misurabile come fenomeno, sta l’incognita di un correlativo aumento del rischio di malattie connesse alle onde elettromagnetiche, come i tumori; ed è proprio questo che non è stato verificato, cioè non è emersa alcuna correlazione, almeno stando ai dati ufficiali.

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Sintetizzando le posizioni, si può dire che i negazionisti del rischio sostengono che le radiofrequenze non hanno evidenziato nessun aumento dei tumori; gli allarmisti (detti anche “tecnoribelli”) invece ritengono che gli studi si basano sui dati precedenti, compiuti con frequenze più basse, mentre ora l’aumento delle potenze delle radiazioni che si sta realizzando incrementerebbe proprio questo rischio.

Pochi giorni fa, l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha pubblicato un report dove in estrema sintesi si esclude che ci sia un collegamento tra l’uso del telefonino, anche intenso e prolungato, ed i tumori. Mancano, infatti, le prove del fatto che le radiazioni emanate dal telefonino abbiano effetti cancerogeni.

La forza di questo studio è che si basa su un lungo periodo di osservazione (quasi 20 anni, dal 1999 al 2017); la debolezza è che negli anni passati si utilizzavano tecnologie di emissione radiante di potenza neanche lontanamente comparabile a quella del 5G; ed uno dei principali fattori di rischio è proprio l’intensità dell’esposizione delle cellule umane al campo elettromagnetico. Anche se, per dovere di cronaca, dobbiamo riportare quanto affermato dall’ISS.

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I vantaggi del 5G

Dall’altro lato ci sono i numerosi vantaggi che questa nuova tecnologia può portare nelle nostre vite, a partire da una connessione più stabile e veloce che ci permette di essere sul web e di lavorare, o di connetterci a siti come quelli di casino in maniera più efficiente. Il 5G sarà una infrastruttura wireless abbastanza grande e potente da poter trasferire facilmente qualsiasi quantità di dati, molto più di quello che possiamo fare oggi. In altre parole, il 5G è in grado di migliorare notevolmente la reattività di tutte le tecnologie attualmente impiegate su smartphone, oltre a migliorare le prestazioni generali di tutte le connessioni internet di case e uffici.

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