L'infettivologo Bassetti: "Non solo le discoteche, anche altre situazioni sono pericolose"
Top

L'infettivologo Bassetti: "Non solo le discoteche, anche altre situazioni sono pericolose"

Il direttore della Clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova: "Sagre di paese, mercatini rionali o passeggiate fronte mare dove vedo assembramenti ben peggiori delle discoteche"

Matteo Bassetti, direttore della Clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova
Matteo Bassetti, direttore della Clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova
Preroll

globalist Modifica articolo

17 Agosto 2020 - 15.10


ATF

Crisanti sta da una parte e lui dall’altra: così se il microbiologo di Padova plaude la decisione del governo, il professore genovese è più perplesso: “Si sta facendo una colpevolizzazione eccessiva dei giovani. Le ordinanze vanno bene nel momento quando sono paritetiche”.

Questa l’opinione di Matteo Bassetti, direttore della Clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, che a Agorà Estate spiega: “Sicuramente le discoteche sono state un luogo dove le ordinanze sono state poco rispettate, ma ci sono molte altre situazioni altrettanto pericolose che non sono state oggetto di ordinanza, come sagre di paese, mercatini rionali o banalmente passeggiate fronte mare dove vedo assembramenti ben peggiori di quelli delle discoteche”.

“Non è con la politica del terrore come quella che stiamo facendo – aggiunge il virologo – che si fa cambiare idea ai giovani. Bisogna spiegare le cose con i toni dei giovani. Perché il terrorismo di sparare ogni sera il numero di contagiati senza spiegare quanti sono sintomatici, quanti vanno in terapia intensiva, quanti sono invece asintomatici è un errore perché si crea un concetto errato del Covid. Dobbiamo insegnare alla gente che dobbiamo imparare a conviverci con questo virus, perché lo avremo per molto tempo”.

Bassetti si dice poi “perplesso per la norma di usare la mascherina dalle 18 alle 6 del mattino, come se nel resto della giornata tutto andasse per il meglio”. Proprio sulla mascherina avverte: “La mascherina non è la panacea a tutti i mali, non è come se mi mettessi addosso uno scafandro. Non dimentichiamo tutti gli altri presidi importanti, soprattutto in estate quando siamo portati a toccarci la faccia più spesso. Non vedo gente che si lava le mani, ma ricordiamoci che lavare le mani, il distanziamento e lo stare a casa se si hanno sintomi respiratori sono ben più importanti della mascherina”.

Native

Articoli correlati