Brusaferro: "Contro il Covid-19 non serve la paura ma solo il rispetto delle regole"
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Brusaferro: "Contro il Covid-19 non serve la paura ma solo il rispetto delle regole"

Il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità: "Igiene delle mani, personale e degli ambienti, distanziamento interpersonale e uso delle mascherine. Serve consaèevolezza"

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5 Settembre 2020 - 08.32


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Parole chiare: “I dati di questi giorni sono dovuti ai comportamenti di agosto. Però rispetto ad altri Paesi europei, il numero di casi è ancora più contenuto. Se vogliamo che non salgano e che la curva abbia un aggiustamento positivo dobbiamo inserire stabilmente nella nostra vita quotidiana le oramai note regole dell’igiene delle mani, personale e degli ambienti, del distanziamento interpersonale e dell’uso delle mascherine. Non paura, servono invece attenzione, consapevolezza e saper convivere con questo virus”.

Lo afferma, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, sui nuovi casi di contagio da coronavirus.
Riguardo alla minore incidenza dei casi gravi e l’ipotesi sia dovuta solo all’abbassamento dell’età, Brusaferro spiega: “L’età media è sotto i 30 anni ma gli asintomatici sono oltre la metà. Il virus è più pericoloso in relazione all’età e alla presenza di altre patologie. La sfida da ora in poi è evitare che i giovani siano veicolo di diffusione di contagio per gli anziani e le persone fragili. Ad oggi non abbiamo elementi per affermare che la malattia sia cambiata”.
“L’apertura della scuola è un passo fondamentale è altrettanto fondamentale tenerla aperta nel corso dell’anno – osserva – Altri Paesi europei hanno già riavviato l’attività didattica. Ci sono stati casi e focolai all’interno degli istituti ma gestiti con provvedimenti restrittivi. Emergenze temporanee poi rientrate. In Italia si possono ipotizzare misure di quarantena o provvedimenti restrittivi da definire a partire dalle situazioni locali. Ci sono tutte le premesse per affrontare con fiducia le riaperture, ciò non significa che non ci saranno casi e sospensioni ma senza il bisogno di bloccare il sistema”.

Infine sugli eventi sportivi Brusaferro conclude: “Il Cts ritiene che allo stato attuale non ci siano le premesse per eventi con spettatori e la preoccupazione è anche quella di non sovraccaricare il sistema di altri fattori di rischio”.

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