“Le mutazioni e la delezione che abbiamo trovato indicano che il virus si evolve verso una forma meno ‘cattiva’. I tempi dell’evoluzione sono però incerti, e servono più dati per capire quanto diffuse siano effettivamente le mutazioni ‘buone’ nella popolazione di soggetti infettati e asintomatici”. Ad affermarlo in un’intervista rilasciata all’Adnkronos è Davide Zella, scienziato italiano da anni negli Usa dove è co-direttore del Laboratorio di Biologia delle cellule tumorali all’Institute of Human Virology dell’Università del Maryland (Usa) e lavora con Robert Gallo, uno degli scopritori del virus dell’Aids.
Zella ha pubblicato numerosi studi sulle mutazioni di Sars-CoV-2 e con l’agenzia di stampa fa il punto sulla situazione coronavirus in Italia e nel mondo: “Le ricerche sul vaccino stanno avanzando velocemente. Speriamo che il candidato migliore e più efficace emerga rapidamente. Non ho motivo di dubitare che i risultati verranno esaminati dalle autorità sanitarie competenti in maniera appropriata prima di distribuire il vaccino alla popolazione. Io sono ottimista e fiducioso”.
Lo scienziato interverrà sabato 26 settembre (dalle 15 alle 17) alla tavola rotonda su ‘Sars-CoV-2: passato, presente e futuro’, organizzata nell’ambito di Welfair 2020, l’evento digitale dedicato alla salute promosso da Fiera Roma, di cui Zella è coordinatore scientifico.
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