Il rapporto rassicura: le terapie intensive in Italia sono lontane dalla saturazione
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Il rapporto rassicura: le terapie intensive in Italia sono lontane dalla saturazione

La buona notizia arriva dal 22.esimo Instant Report Covid-19, a cura dell'Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (Altems) dell'Università Cattolica

Terapia intensiva
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2 Ottobre 2020 - 10.50


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La notizia è buona, ma è altrettanto vero che l’importante è scongiurare dalla radice il problema Covid.
Le terapie intensive in Italia “sono al momento sotto controllo, ben lontane dal raggiungere la saturazione. In media in Italia l’8,17% dei ricoverati per Covid-19 ricorre all’assistenza della terapia intensiva”.

La buona notizia arriva dal 22.esimo Instant Report Covid-19, a cura dell’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (Altems) dell’Università Cattolica, che fa un confronto sistematico sull’andamento della diffusione del Sars-Cov-2 a livello nazionale.
Analizzando il tasso di saturazione dei posti letto di terapia intensiva sui nuovi posti letto attivati in seguito al Dl 34/2020, la Liguria risulta al 9,3%, seguita dalla Sardegna all’8,3% e dalla Campania al 6,4%. Queste regioni, che hanno dunque il maggior tasso di saturazione dei posti letto di terapia intensiva, sarebbero messe peggio considerando i posti letto attivi prima del decreto legge, con un’occupazione del 14,7% in Liguria, del 14,2% in Sardegna e del 10,4% in Campania.
“Al momento non abbiamo indicazioni precise sullo stato di avanzamento dei piani di riorganizzazione della rete ospedaliera ex Dl 34/2020 e per questo motivo abbiamo calcolato la saturazione, sia quando i piani saranno a regime, sia rispetto al numero di posti letto pre Dl 34. Attualmente – sostiene Americo Cicchetti, professore ordinario di Organizzazione aziendale alla Facoltà di Economia dell’Università Cattolica, Campus di Roma, e coordinatore del gruppo di lavoro – la situazione è apparentemente sotto controllo: la maggior parte delle regioni ha tassi di saturazione (sia pre decreto che ‘a regime’) nell’intervallo 0-3%. E’ tuttavia necessario non abbassare la guardia soprattutto in alcune regioni come Sardegna, Liguria, Campania e Lazio, tutte regioni che continuano a mostrare incrementi notevoli di contagiati”.

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