Ippolito: ‘Preoccupati dal Covid, se i dati aumentano pronti a nuove misure
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Ippolito: ‘Preoccupati dal Covid, se i dati aumentano pronti a nuove misure

Il direttore dello Spallanzani commenta il balzo che ha portato i nuovi contagi a oltre 4 mila: “Paghiamo L’aumento di mobilità, la movida e l’abbassamento della guardia”

Giuseppe Ippolito
Giuseppe Ippolito
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9 Ottobre 2020 - 07.34


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Il segnale è brutto e la paura che possano arrivare i numeri di Spagna o Francia sono molti.

«Non ci aspettavamo i dati di giovedì. Quasi mille in più rispetto al giorno precedente a fronte di 5mila tamponi in più sono tanti», Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’istituto Spallanzani, componente del comitato tecnico scientifico, Cts è molto preoccupato.

Ha detto il professore:  «Se i dati dovessero continuare a crescere potrebbe essere necessario considerare anche la possibilità di misure ulteriori. In attesa del vaccino e di terapie che blocchino la progressione della malattia verso forme severe o critiche, non ci sono altre strade. Quando il virus entra nell’organismo è destinato a morire: o perché gli anticorpi lo neutralizzano, o perché soccombe l’ospite umano, e con esso anche il patogeno. Per sopravvivere il virus deve “saltare” da un individuo all’altro viaggiando dentro le goccioline di saliva. Più rendiamo difficile questo salto più chance avremo di limitare o bloccare la diffusione del contagio».

E infine sui motivi della ripresa: “Principalmente all’incremento del tasso di mobilità della popolazione, alla coda lunga delle vacanze, all’abbassamento della guardia in alcune situazioni come la movida notturna. Non bisogna dimenticare che l’aumento dei contagi può anche dipendere ma solo in parte dall’aumento del numero dei tamponi effettuati. Certo la situazione è in rapida evoluzione, il virus circola in maniera sostenuta e i dati di giovedì sono fonte di preoccupazione”

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