“Il rischio zero non esiste. Se indosso la mascherina chirurgica e resto chiusa diverse ore in una stanza a contatto di un individuo contagioso, a sua volta protetto, potrei infettarmi lo stesso”. Antonella Viola è uno dei maggiori immunologi italiani. In un’intervista al Corriere della sera fa il punto sulla situazione coronavirus, prospettando quella che potrebbe essere la volta:
“La chiave sta nella diagnostica. Grandi vantaggi saranno legati alla disponibilità dei tamponi salivari molecolari che, per maneggevolezza, permettono di testare persone che altrimenti potrebbero sfuggire come bambini e persone con difficoltà, ad esempio autismo. Molto importanti sono inoltre i tamponi rapidi antigenici. Nessuno pensa di sostituirli a quelli tradizionali, però possono essere molto utili in certi contesti come scuola e università dove occorrono risposte veloci”.
L’immunologa Viola promuove l’azione del governo italiano – “L’Italia sta lavorando bene” – nell’affrontare l’emergenza. Madre di due ragazzi, confida nel loro senso di responsabilità, così come in quella di tutti i giovani. Ma la paura resta.
“Come non averne? Ho genitori anziani, i miei figli stanno molto attenti ma bastano un collega di lavoro positivo o una fidanzata meno attenta per metterli in pericolo”
Qualche precauzione in più è possibile prenderla.
“Sui mezzi di trasporto si può adoperare la mascherina Ffp2 con filtro. Durante le attività ordinarie va bene anche quella di stoffa, se lavata ogni giorno”.
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