Si ammala due volte di Covid-19: la seconda volta in modo più grave
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Si ammala due volte di Covid-19: la seconda volta in modo più grave

Uno studio apparso sulla rivista Lancet su un ragazzo di 25 anni nel Nevada solleva i dubbi sull’immunità sviluppata dopo l’infezione

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13 Ottobre 2020 - 08.05


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Ci si ammala, si guarisce e poi ci si può nuovamente ammalare: perché una volta guariti da Covid-19 non sempre si è protetti contro il virus.
Lo sa bene un uomo del Nevada, negli Stati Uniti, che ha contratto il coronavirus due volte, e la seconda infezione si è rivelata molto più pericolosa della prima, riferiscono i medici. Oltretutto si tratta di un uomo giovane, che non aveva precedenti problemi di salute, come precisano i sanitari descrivendo il suo caso.

Nonostante ciò, il ragazzo di 25 anni ha avuto bisogno di cure ospedaliere, dal momento che i suoi polmoni non riuscivano a ossigenare l’organismo. Ora il paziente sta meglio, ma lo studio su ‘Lancet Infectious Diseases’ solleva nuovi interrogativi sull’immunità sviluppata dopo un’infezione.
L’uomo, precisano i medici, non aveva problemi di salute noti o difetti immunitari che lo avrebbero reso particolarmente vulnerabile a Covid-19. I primi sintomi si sono manifestati il 25 marzo scorso, e il primo tampone positivo risale al 18 aprile. Dal 27 aprile il paziente non aveva più sintomi e il 9 e poi il 26 maggio risulta negativo ai test, ma il 28 maggio si ripresentano i sintomi. Così il 5 giugno il giovane risulta positivo per la seconda volta ed è ipossico. Secondo i medici il paziente ha contratto il coronavirus due volte: a dirlo è il confronto dei codici genetici del virus da prelievi effettuati mentre il paziente era sintomatico. Le sequenze erano troppo diverse per essere causate dalla stessa infezione. 

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