Speranza replica alla destra (s)fascista: "Ridurre i contagi e evitare l'esplodere di nuovi focolai"
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Speranza replica alla destra (s)fascista: "Ridurre i contagi e evitare l'esplodere di nuovi focolai"

Il ministro della Salute durante l'informativa alla Camera: "La mia ordinanza è conseguenza automatica dei dati elaborati. Non ci sono trattative, ma scambi di dati e informazioni".

Roberto Speranza
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6 Novembre 2020 - 11.42


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Parole responsabili e un ultimo accorato appello alla nostra destra (s)fascista e bolsonariana che contesta qualsiasi misura per il contenimento del Covid.
“Lo spirito con cui ci muoviamo è l’esatto opposto di uno spirito punitivo nei confronti delle regioni. La mia ordinanza è conseguenza automatica dei dati elaborati. Non ci sono trattative, ma semplicemente scambi di dati e informazioni. E’ finalmente possibile intervenire proporzionalmente alla reale condizione delle regioni, senza stressare con misure uguali territori che si trovano in condizioni differenti. Si dà certezza al Paese con misure predefinite a seconda dell’indice di rischio e dello scenario Rt. Avendo una radiografia puntuale delle condizioni di ciascuna area, si offre un utile strumento di analisi alle regioni per monitorare il loro lavoro”.
A spiegarlo è stato il ministro della Salute Roberto Speranza durante l’informativa alla Camera.
“Noi ci assumiamo la responsabilità di adottare provvedimenti per aiutare le Regioni ad appiattire la curva del contagio ed evitare l’esplodere di nuovi focolai – ha assicurato Speranza – Sappiamo bene che le misure comportano sacrifici, ma non abbiamo alternative se vogliamo superare questa fase. Questo è il nostro assillo. Sono colpite tutte le regioni e quindi è molto più difficile la gestione di questa ondata”.
“Non c’è un’altra strada, la via della precauzione è una via obbligata per arginare la pandemia. I numeri continuano ogni giorno drammaticamente a crescere e sono oltre 1 milione di morti nel mondo, sono cifre che parlano da sole e danno il senso della gravita’ della situazione. Questo Dpcm è in piena continuità con le misure che il governo”.
E poi: “Se non pieghiamo la curva il personale sanitario non reggerà l’onda d’urto. Il personale è la questione più importante. Non dobbiamo perdere tempo in polemiche ma dobbiamo lavorare insieme”.
“Ci aspettano mesi non facili ma abbiamo la forza per piegare nuovamente la curva”, ha aggiunto.

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