Qualche virologo in queste ore aveva espresso perplessità. I vaccini contro il Covid “avranno una sicurezza identica a quella che hanno tutti i vaccini approvati da quando l’Ema esiste”. Lo afferma di Guido Rasi, già direttore esecutivo dell’agenzia europea dei medicinali, spiegando: “La qualità del vaccino antimorbillo e di quelli anti-Covid viene analizzata con lo stesso metodo”. Tuttavia la velocità con cui sono stati preparati i farmaci contro il coronavirus fa sollevare qualche dubbio ad alcuni scienziati.
Andrea Crisanti: “Un vaccino richiede 5-8 anni” – Tra quelli che esprimono le loro perplessità c’è il virologo Andrea Crisanti dell’Università di Padova, che avverte: “Normalmente ci vogliono dai 5 agli 8 anni per produrre un vaccino. Per questo, senza dati a disposizione, io non farei il primo vaccino che dovesse arrivare a gennaio”.
Ema: tutti i vaccini testati con lo stesso metodo – Tuttavia, Rasi dichiara: “Le stesse persone e gli stessi mezzi analizzano la qualità di tutti i vaccini. Per quello anti-Covid non c’è una sicurezza diversa. Se riscontrassimo dati che insospettiscono l’accelerazione si bloccherebbe, come abbiamo già visto con i due stop nei mesi scorsi”.
Rasi spiega quindi, intervenendo al webinar “L’Unione europea alla sfida del Covid”, organizzata dall’Ufficio in Italia del Parlamenteo europeo, che “nell’arco del 2021 avremo sei o sette vaccini e sono ragionevolmente ottimista che per fine gennaio ne avremo già tre con l’autorizzazione e pronti per essere rilasciati. La palla passerà poi alle strutture locali e stati membri per non vanificare la corsa veloce che si è fatta”.
Tutte assicurazioni che rispondono chiaramente ai dubbi di Crisanti, che ha dichiarato: “Vorrei essere sicuro che questo vaccino sia stato opportunamente testato e che soddisfi tutti i criteri di sicurezza ed efficacia. Ne ho diritto come cittadino e non sono disposto ad accettare scorciatoie”.
Fauci: “Io intendo vaccinarmi” – D’altra parte, è di pochi giorni fa anche la presa di posizione dell’immunologo Anthony Fauci, a capo dell’Istituto nazionale per le allergie e le malattie infettive Usa, che ha chiarito: “Non esiterò a fare il vaccino quando sarà pronto”, aggiungendo che anche gli americani devono aver fiducia in ogni vaccino approvato.
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